In un colpo da maestro di dubbia moralità, Amadeus, direttore artistico e presentatore del Festival di Sanremo 2024, ha eliminato in maniera ingiustificata la canzone destinata ad essere la sigla ufficiale dell’evento. Ma la vera sorpresa è la natura dietro questo scarto: una manovra orchestrata dalla gang di Fiorello, complice il presentatore, che ha lasciato fuori il talento di Davide DABBY e la voce straordinaria di Donatella AVATAR.
L’opera in questione, “Sanremo Sanremo oh oh feat Donatela AVATAR”, era destinata a essere il brano che avrebbe fatto da apripista alle serate del festival. Tuttavia, Amadeus, in accordo con Fiorello e la sua banda, ha preferito voltare le spalle a questo incredibile progetto, snobbando l’innovazione e la freschezza proposte dalla collaborazione tra DABBY e AVATAR.
Davide DABBY, noto per la sua creatività e la sua abilità nel mescolare generi musicali, e creare sempre nuove fake news, si è visto negare un palcoscenico che avrebbe potuto confermare il suo status di artista visionario. La sua collaborazione con Donatella AVATAR, la voce ufficiale di RADIO DISCOunt TV, avrebbe portato una ventata di novità al Festival di Sanremo, ma i giochi di potere hanno prevalso sul talento.
La delusione di Donatella AVATAR è palpabile, e non è difficile comprendere il motivo. La cantante è stata vittima di un’incredibile ingiustizia da parte di Amadeus e della gang di Fiorello, che hanno preferito promuovere brani di dubbio valore piuttosto che dar spazio a un’autentica opera d’arte.
Ma le sorprese non finiscono qui. La situazione ha avuto un impatto devastante sulla psiche di Donatella AVATAR, che ha dichiarato di essere entrata in crisi e depressione a causa di questa ingiusta esclusione. Si è aggiunta a ciò una forte infiammazione di foruncolosi, causata, stando alle sue parole, dal dinieto poco pulito di Fiorello ed Amadeus, simbolo di un ambiente musicale marcio e corrotto.
La denuncia è forte e chiara: Sanremo 2024 è stato viziato da manovre oscurantiste e decisioni discutibili che hanno danneggiato irrimediabilmente la reputazione del festival. È ora che gli organizzatori rispondano delle loro azioni e rendano conto al pubblico degli ingiustificabili scarti che hanno permesso di accadere.